“Il linguaggio evoca mondi, costruisce possibilità, apre spazi mentali, incanala il pensiero, dirige l’attenzione, influenza la percezione della realtà e come le persone vedono sé stesse. Il modo in cui uomini e donne sono rappresentati nel discorso può renderli salienti o invisibili. Gli stereotipi – e con loro i comportamenti di pregiudizio e discriminazione – possono essere rafforzati o ridotti dagli usi linguistici. (…) Le parole sono importanti, esprimono modi di pensare e visioni del mondo, plasmano giudizi e relazioni sociali. Il linguaggio usato a proposito delle donne è diverso da quello usato per gli uomini e evoca, rafforza, ribadisce gli stereotipi di genere” (Chiara Volpato, Psicosociologia del maschilismo, Laterza 2013).
A partire da queste riflessioni, si ritiene importante la realizzazione di questo progetto sul linguaggio e sull’uso sessista della lingua che mira a mostrare innanzitutto quale è la situazione della nostra lingua (uso del maschile generico, non uso di nomi professionali al femminile anche se plausibilmente esisterebbero ecc.); a confrontare la situazione attuale della lingua italiana con quella di altre lingue europee; ad individuare stato dell’arte e criticità relativamente al linguaggio usato in ambito istituzionale e politico ed in ambito giornalistico.
– Il primo appuntamento martedì 31 maggio 2016: Che genere di lingue… Tavola rotonda di confronto tra lingua italiana e lingue europee. Apre i lavori Elisa Giovannetti, assessore alla cultura e pari opportunità del Comune di Forlì. Confronto tra le docenti del Centro MeTRa: Cristiana De Santis, Valeria Illuminati, Roberta Pederzoli, Raffaella Tonin, Ira Torresi. Modera Raffaella Baccolini, Università di Bologna.
– Secondo appuntamento, mercoledì 15 giugno 2016: La lingua batte… Linguaggi giornalistici e politico/istituzionali: criticità e buone prassi. Interverranno: Mara Cinquepalmi, giornalista, autrice dell’ebook Dispari, coordinatrice Giulia Er. Si occupa di informazione e linguaggio di genere. Giorgia Serughetti, tra le ideatrici del progetto Vocabolaria – Dire la differenza, filosofa assegnista di ricerca in studi di genere all’Università di Milano-Bicocca, scrive di donne, sessualità, prostituzione.
La seconda parte del Progetto Lingua Madre si svolgerà durante il mese di maggio 2017 e prevede un’incursione, in 4 passaggi, nella letteratura al femminile. La lingua e la letteratura parlano alle donne e parlano delle donne. L’immaginario di lettrici e lettori viene inevitabilmente condizionato dalla rappresentazione del femminile che è racchiusa nei romanzi e dalle forme di codificazione e divulgazione della letteratura stessa (si pensi al “romanzo rosa”). Attraverso la presentazione di 4 opere di letteratura delle donne di ambito anglofono e francofono, affronteremo il tema di quale immagine e percezione si abbia della donna, della sua condizione, sia in quanto protagoniste delle vicende narrate sia in quanto autrice. Spazieremo quindi dalla condizione della donna in determinati contesti ed epoche storiche a come la letteratura femminile investa generi letterari abbastanza codificati (ad es. la fantascienza o il poliziesco), modificandoli/sovvertendoli con risvolti anche politico-ideologici.
Sophie Rostopchine, meglio nota come Comtesse de Ségur
Susan Glaspell
Diana Gabaldon e Tracy Chevalier
Nancy Huston